Andrea Amici a Venezia 17 febbraio 2011

17/02/2011, Venezia, ore 18.00 – Sala Municipalità di Venezia Castello n°5056 San Lorenzo.

In occasione della serie d’incontri Ambiente, Mare e Laguna 2011, organizzati dall’Associazione Olivolo AUSER, in collaborazione con la Municipalità di Murano Burano, Andrea Amici presenterà al pubblico “Una tragedia italiana. 1943 – L’affondamento della corazzata Roma” (Longanesi). Introdurranno la M.A.V.M Ammiraglio Elio Sandroni e il Comandante di Vascello Giuseppe Schivardi, direttore del Centro Studi dell’Istituto di Studi Militari Marittimi di Venezia. Per l’occasione il modellista di fama mondiale Giancarlo Barbieri illustrerà al pubblico il suo splendido modello della corazzata Roma, oggi custodito presso il Museo Navale di Venezia.

Ingresso libero.

Informazioni su amiciandrea

www.corazzataroma.net
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Una risposta a Andrea Amici a Venezia 17 febbraio 2011

  1. graziella morello ha detto:

    Leggendo il libro l’interesse e la commozione non si spengono mai. Pur essendo il resoconto di molte voci e testimonianze vecchie di 68 anni, la passione dell’autore fa da amalgama e dà vita. Il racconto non è mai noioso ed è anzi pieno di fatti storici e cognizioni marinare, ma anche di emozioni realmente vissute ed emotivamente tramandate. Attraverso il racconto di Andrea Amici sembra di rivivere l’epoca: l’amor di patria com’era percepito allora (quei poveri marinai che gridavano Viva il Re vedendo affondare la nave!), l’orgoglio italiano di non voler uscire dalla guerra sconfitti, il dolore dei parenti per tutte quelle giovani vite spezzate, la dolorosa attesa e le ‘escamotages’ della signora Ida che è tutte le mamme di figli in guerra.
    Attraverso un’apparente serenità di esposizione dei fatti Andrea arriva a suggerire che la tragedia sia avvenuta solamente a causa dell’indifferenza e dell’ottusità delle autorità “competenti” e che la corazzata Roma, costruita con orgoglio e sapienza tecnica nella convinzione che niente e nessuno l’avrebbe potuta distruggere, sia il simbolo del disinganno dell’orgoglio umano e dell’inutilità della guerra che non risolve mai gli odi e le divergenze tra i popoli.
    Graziella Morello

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